Il metaverso: futuro o tentativo della società Meta di sopravvivere?

Ultimamente sento sempre più parlare di metaverso come innovazione e nuova frontiera della cultura e dell’arte ma siamo proprio sicuri? Io personalmente non lo credo, credo che sia il tentativo della società Meta di sopravvivere.

Il creatore di Facebook si è accorto molto semplicemente che il suo social sta morendo e per questo si è mosso nel modificare la sua società cambiando il nome in Meta e portandola sul mondo della realtà aumentata a basso costo per il grande pubblico generalista rispolverando peraltro quello che era avvenuto anni fa con Second Life. Come spesso avviene si fa passare per nuovo un’edizione aggiornata di ciò che è già stato fatto in passato utilizzando chiaramente “nuove” tecnologie indicandole come “innovazione rivoluzionaria”. Le prime applicazioni saranno negli Stati Uniti semplicemente perché negli Stati Uniti ogni casa è pressoché raggiunta dalla fibra ottica al punto che se non è prevista tale connessione viene chiesta una riduzione dell’affitto.

La rivoluzione in realtà non esiste in quanto la realtà aumentata è consolidata da anni e si è molto evoluta in campi specifici come la medicina ma anche l’arte stessa: Da tempo esistono mostre in realtà aumentata cioè mostre dove ciò che vedi viene arricchito con informazioni addizionali che possono coinvolgere peraltro ogni senso umano non solo la vista. Secondo me si tratterà della versione di Meta di un mondo parallelo che affiancherà il mondo reale ma non lo distruggerà e succederà la stessa cosa che è successo per la musica con gli store digitali. Inizialmente ce n’era solo uno poi nei sono nati diversi che hanno creato una concorrenza e un abbassamento dei prezzi delle singole piattaforme. Non hanno sicuramente annullato il mercato tradizionale della musica ma al contrario hanno spinto per l’obiettivo dell’annullamento della pirateria.

In un futuro prossimo e ci saranno diverse piattaforme che offriranno i loro mondi paralleli attraverso i quali lo spettatore potrà usufruire di esperienze sempre più coinvolgenti dal punto di vista sensoriale ed emotivo a basso costo che lo porteranno a voler vivere dal vivo eventi esclusivi e particolari.  I prezzi inizialmente saranno mediamente più elevati ma con la possibilità che i mondi in realtà aumentata favoriscono la cultura e l’avvicinamento alla stessa ricreazione. Non credo al fatto che noi gireremo per strada con dispositivi, come i visori, che 24 ore su 24 ci forniranno informazioni aggiuntive. Immagino momenti specifici in cui una persona, ad esempio, decida di viversi una mostra comodamente da casa sua ed eventualmente se piace andare a vivere in un secondo momento dal vivo. In conclusione il mondo in realtà aumentata sarà da supporto e volano al mondo reale e porterà all’interno dei musei e delle varie attività culturali persone sempre più preparate e appassionate e quindi più predisposte a vivere eventi pagandoli cifre superiori.

Nicola Fonsa (Linktree)