Com – City Open Museum – Accademia Belle Arti di Carrara

L’Accademia guarda al futuro: “’Com’ progetto mastodontico. Svilupperemo il turismo culturale”

Gli eventi partiranno a maggio, ma in città c’è desiderio di approfondire il percorso con 40 partner mondiali. Il centro sarà invaso da festival urbani, incontri tematici e altre iniziative legate alle nuove tecnologie.

Articolo originale pubblicato il 22.03.2024 su La Nazione – Copia di conservazione (linkpermalink)

Con maggio partono gli eventi di arte pubblica del progetto ‘Com – City Open Museum’ dell’Accademia di belle arti. Un progetto di museo a cielo aperto che ha vinto il finanziamento Pnrr 2023 da quattro milioni e mezzo del Mur. L’Accademia sarà la capofila del progetto che coinvolge più di 40 partner di livello nazionale e internazionale. Una vera e propria rivoluzione artistica e culturale che parte da Carrara. Un percorso mirato a valorizzare il patrimonio pubblico premiato dal Mur e scartato dall’attuale amministrazione, che nasce da un’idea del professor Pasquale Direse, docente di linguaggi e tecniche dell’audiovisivo dell’Accademia. Si partirà a maggio con quattro eventi di arte pubblica, vale a dire che Carrara sarà invasa da festival urbani, incontri tematici, installazioni e altre iniziative legate a doppio a filo con le nuove tecnologie e contaminazioni artistiche.

Il progetto avrà una durata biennale e riunisce le eccellenze Afam, università, musei, conservatori e istituzioni di alta formazione, come per esempio il conservatorio dell’università di Città del Messico, il dipartimento di architettura della Sapienza, l’Accademia di belle arti di Seul o il ‘Public Art Lab Berlin’, giusto per citarne alcune.

Ma ‘Com – City Open Museum’ è stato pensato anche per attirare nelle varie città un flusso di turismo culturale, un pubblico di appassionati che può rappresentare una fortuna per l’economia locale. Un museo a cielo aperto che si propone di rigenerazione lo spazio pubblico attraverso l’arte e la creatività condivisa. Il risultato sarà la produzione inedita di venti opere d’arte pubblica “mediata dalle nuove tecnologie prodotte dalla collaborazione attiva della rete di sviluppo del progetto – si legge nel documento presentato al Mur –, e coordinate dall’Accademia di belle arti di Carrara”.

“Com promuove nuovi modi di produzione artistica e culturale pubblica, accessibile, interattiva, orientata all’ecosostenibilità e alla partecipazione sociale –prosegue il documento –. Intende aumentare il concetto di spazio museale estendendolo allo spazio pubblico e alla multidisciplinarità tematica. La città diviene laboratorio e ispirazione, fucina creativa che trasforma i beni culturali in luogo generativo e immersivo dell’arte e della creatività contemporanee, nella ricombinazione crossculturale tra le pratiche artistiche, le scienze e le tecnologie emergenti”.

“Aspettiamo le chiavi per mettere in moto la macchina – commenta il professor Pasquale Direse –. È un progetto molto complesso e articolato di arte pubblica che viene mediata dalle tecnologie emergenti. Un progetto a cui stavo lavorando da tredici anni. In termini di creazione miriamo a trovare nuove potenzialità per il turismo culturale. Un progetto di arte pubblica allo stato puro, il giusto humus culturale per fare dell’Accademia uno spunto di ricerca per gli studenti, con ricette artistiche per migliorare il territorio a livello sociale e culturale”.